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venerdì 7 giugno 2013

Le mamme dei maschi

Ci sono due categorie di donna.
Quella senza figli e quella con figli.
A sua volta esistono due categorie di donna con figli:
La donna con figlie femmine e la donna con figli maschi.
E' questo il bivio che si presenta nella vita di una donna. Un figlio maschio.
All' inizio non si rende ben conto, quel paffutello sbrodolone le ricorda tanto il suo primo cicciobello blu, con le fossette e la bocca a cuoricino, così tenero e mangione.
La mamma del figlio maschio all' inizio è così orgogliosa di aver avuto un figlio maschio, ma ben presto capirà che il suo cicciobello a contatto con qualsiasi elemento può trasformarsi in qualcosa di completamente diverso per una strana reazione chimica.
Avete presente i Gremlins?
Ecco perchè la mamma del figlio maschio esce sempre.
Ogni giorno.
Con la pioggia e con il vento.
Con la neve e con il sole.
Perchè lo sa che un Gremlin in casa non può stare.
Sa che prima o poi i vicini la sfratteranno.
Sa anche che da quando il suo piccolino ha messo piede per terra, non esistono più cuscini, i divani sono sfondati, le porte ammaccate, i mobili rigati e i pavimenti sono comunicanti con il piano di sotto.
Allora la mamma del figlio maschio è costretta ad uscire, e la distinguerete subito al parco.
 La tuta adidas, la borsa a tracolla o per le più allenate lo zainetto, i capelli tirati in una coda, e loro le scarpette da ginnastica, ultimo modello ultraleggere perchè loro lo sanno che dovranno correre.
Loro lo sanno che i livelli di adrenalina nel sangue sono allo stesso livello di Usain Bolt pochi istanti prima di un colpo di pistola.
Sono pronte a tutto, il pericolo fa parte della loro vita.
Lucertole spezzate, scarafaggi spappolati, ragni collezionati, quando sono fortunate. Altrimenti sanno che quando i loro Gremlins non si vedono nei dintorni qualcosa è successo.
Hanno paura di guardare così come da bambine avevano paura del film "I Gremlins".
Ma ecco che ad un  tratto li vedono, i Gremlins trasformati.
Con il fiatone, le ginocchia sbucciate e qualche altra ferita di guerra di cui vanno orgogliosi.
Le mamme dei figli maschi sanno bene che al prossimo incontro l' infermiere del pronto soccorso le guarderà con riluttanza.
Le mamme dei maschi sanno che non importa essere gazzella o leone.
 La mattina quando si svegliano sanno che dovranno correre.
Con le loro scarpette ultralight.











pavimenti hanno anche loro un limite

giovedì 6 giugno 2013

Sul set del parto


Ne avrete sicuramente lette e rilette, sul parto, ne avrete sentite di tutti i colori e quindi non sto qui a farvi il decalogo, ogni mamma ha una gravidanza diversa, ogni mamma ha il suo parto e persino la stessa mamma può avere una gravidanza diversa dall' altra con diverso esito.
Ma una cosa è uguale a tutte, il set, lo scenario che vi si presenta davanti in quel giorno.
Dal marito fotografo o per chi come me se la passa peggio cameraman, dalla compagna di stanza che russa, dal cibo tipo caserma, dalle visite copiose dei parenti invadenti.
Insomma è di questo che vi parlerò.
A cominciare dal fatto che per 9 mesi vi siete sentite le più importanti, soprattutto per chi è al primo figlio, vi siete sentite quasi regine, persino vostra suocera negli ultimi giorni si è addolcita e quasi sembrava più umana, tutti si mostrano con il sorriso tra le labbra, ecco quando sarà il momento e vi recate in ospedale, scordatevi tutto. Lì è la norma non possono mica stendere i tappeti rossi a tutte le gravide che arrivano!
Quindi non ve la prendete se le infermiere e le ostetriche non sono così accoglienti come lo è stata la vostra ginecologa privata per tutti i nove mesi! Ma concentratevi su altro, per esempio il bel paesaggio alla finestra.
Durante il travaglio non vi aspettate che vostro marito vi capisca, in quel momento non può neanche minimamente immaginare cosa state passando, bè a riguardo può essere utile fargli vedere  questo video di due uomini che si sono sottoposti ad una simulazione del parto.
Ad ogni modo, non vi aspettate che lui stia a li a comprendervi, se quando semplicemente gli tirate un capello bianco un pò troppo in vista sembra gli stiate facendo lo scalpo, bè non può neanche lontanamente capire cosa invece proviamo noi donne.
Sconsiglio anche le madri, non solo per mia esperienza personale, ma anche per quello che ho visto nei corridoi nei tre parti che ho avuto. Mamme che con la loro ansia, per carità involontaria, non fanno che peggiorare la situazione, delle suocere non ne parliamo, sembra quasi ci godano:
" Si, anche tu devi capire cosa ho passato IO!
Per dare alla luce il mio unico figlio quello che adesso è TUO!!!" ...
Consiglio invece i papà, sempre se non crea gelosie nel maritino, i papà sono di grande aiuto, farebbero qualsiasi cosa per la  loro principessa. Oppure un' amica, meglio ancora una sorella.
Ma certo io parlo per le mie esperienze e sulla base dei racconti e delle voci di corridoio di quei giorni, poi ognuna deve sentirsi libera di fare le scelte secondo il proprio istinto.
Quei 3 giorni che passerete lì, sono solo 3 e quindi direte ma dai alla fine solo 3 giorni. Si. E' vero. Ma li ricorderete nei minimi dettagli per tutta la vita.
Ricorderete il sorriso beffardo del primario, gli zoccoli bucherellati che percorrono avanti e dietro i corridoi, i bagni che vostra madre ricorda esattamente allo stesso modo perchè sono sempre gli stessi identici bagni a piastrelle azzurre di quando anche lei vi aveva fatto nascere e chissà se non è anche il vostro primo ricordo, quel bagno a piastrelle lucide azzurre con le pareti verde acqua spente.
Quindi cercate di rendere confortevole la vostra permanenza, fatevi comprare tutto quello di cui avete bisogno dal vostro compagno, munitevi di santa pazienza e quando sarete pronte, ricordatevi che solo una cosa ha vostro marito in più degli altri lì presenti.
 Il suo braccio.
 Sarà perfetto per stringerlo, lo trascinerete dalla camera alla sala travaglio, dalla sala travaglio  alla sala parto e alla fine non vedrete più neanche il volto del vostro compagno ma il suo braccio sarà l' unico ricordo di lui in quel momento.
Forse meglio di una qualsiasi epidurale, stringerlo vi aiuterà tantissimo.
Poi avrete tempo per medicarlo, tanto siamo in ospedale...
Ora che avrete sfornato il pupetto, vi sembrerà che qualcuno voglia sottrarvelo, state tranquille, sono solo istanti anche se il vostro istinto di neomamme lo registra come pericolo, l' infermiera che lo gira a 360 ° per misurarlo, i test, la fretta dei movimenti, vi fanno pensare che qualcosa non va, ma non è così, siete mamme adesso, ed è in quel momento che ve ne accorgete, questa sensazione a mio parere aumenta con l' aumentare dei figli...ricordo al mio terzo parto, pensavo al peggio, mi sembrava di non sentirla piangere, odiavo le infermiere che trattenevano mia figlia così a lungo durante le visite mediche.
 Ma è solo una nostra impressione...anzi godete di quei pochi istanti liberi, visto che per i prossimi mesi sarete le uniche ad occuparvene a quel modo.
Tornate stremate in camera, ma quello credeteci o no è il momento più bello, vi sentite come aver vinto alle olimpiadi, la sensazione che avevate all' esame delle medie nel tornare a casa soddisfatte di quel promosso, la stessa sensazione dopo gli esami di stato e la stessa dopo la vostra laurea o dopo un colloquio a buon fine. E' così avete superato anche questo esame. Godetevi il vostro momento di gloria.
Per tutto il resto ci sarà tempo.
Una cosa vi consiglio però più di tutte. Mangiate. Mangiate e bevete tantissimo. Si, lo so i pasti dell' ospedale tipo militari in addestramento intensivo, lo so bene, ma per rendere piacevole il pasto ricordate che sarà l' ultima volta che qualcuno vi servirà colazione pranzo e cena mentre voi ve ne state a letto a guardare il vostro dolcissimo bimbo. Dai, messa così anche l' acqua marroncina con le palline galleggianti andrà giù!

Detto questo immagino che sappiate già bene la lista delle cose da portare all' ospedale. La trovate ogni volta con un punto in più. A partire dal sesto mese ne avrete collezionate già una decina, ovviamente tutte diverse.
Io vi consiglio , oltre a tutto quello che avete già due cose:

TAPPI per le orecchie, nel caso in cui invece di una vicina di letto avete un maialino.
FONDOTINTA E RIMMEL, vi servirà quando inaspettatamente vedrete le vostre foto su facebook, ma assolutamente niente rossetto, non vorrete dare l' impressione di esservi truccate!




mercoledì 5 giugno 2013

Economia domestica


Quando si tratta di soldi ho sempre le tasche bucate.
A differenza di Denim (mio marito, l' uomo che non deve chiedere mai) da buon nordico lui si che le tasche ce le ha ben salde, con la doppia cucitura.
E sarà che un pò per quieto vivere un pò perchè adesso siamo in 5 anch' io mi sono messa giù a studiare e studiare mesi su internet per trovare sistemi e modi per cercare di spender meno.
Insomma, alla fine sta tutto nel cervello dell' uomo. Bisogna auto convincersi continuamente che non ci occorre sempre tutto e che gran parte delle cose che compriamo possiamo produrcele da sole.
E per non apparire sfigate? Bè anche lì ci vuole una buona dose di lavaggio celebrale...del tipo:
Io sono ecologica, rispetto l' ambiente odio il consumismo etc. etc.
Eh ma ci si riesce, non è impossibile. Alla fine dietro tutto c' è solo la nostra forza nel credere in qualcosa:
Daltronde se non credevamo in Babbo Natale mica veniva la notte a lasciarci il pacco.
E quindi ecco qui alcune piccole regole per cercare di vivere con poco.

Per cominciare preparare una Prima Nota dove riportate le entrate e le uscite quotidiane. Ma dovrete scrivere tutto, anche anche la spesa piccola di 3 o 4 e alla fine se la fate tutti i giorni supera magari il vostro abbonamento in piscina!
Poi alla fine del mese sommo dividendo per le varie voci; Cibo, Vestiario, Auto, Scuola, Hobby, Extra etc. ognuno la personalizza come crede. Dopo circa 6 mesi si può già sommare ogni voce per vedere cosa incide di più sullo stile di vita. E sulla base di ciò modificare le abitudini.
Io ad esempio ho visto che spendevo tanto per visite mediche private, a volte non necessarie (a detta di Denim sono Ipocondriaca, bè non ha tutti i torti) e così ho cambiato medico, fatto un pò di modifiche e alla fine sono riuscita a cambiare il mio stile di vita a riguardo e ne sono fiera.
Lo stesso per altre cose...ma andiamo nel dettaglio.

CIBO
Ovviamente munirsi di una carta fedeltà del negozio aiuta, però non farsi ingannare dai prodotti civetta che vengono reclamizzati sui volantini.
Stilare invece una lista delle cose che veramente ci servono a casa con calma e dopo aver mangiato!
Quando ci si reca al supermercato guardare il prezzo sempre al chilo e non al pezzo! Di solito i supermercati mettono in vista la roba che altrimente uno non comprerebbe quindi diffidate delle cose posizionate alla vostra destra che è il lato dove l' uomo tende a guardare maggiormente.
Solitamente è meglio acquistare il prodotto originale e non un suo surrogato pronto e veloce.
Si ha un risparmio enorme se non si acquistano prodotti pronti sia sulla salute che sul portafoglio.
Mangiare legumi e cereali al posto di carne, magari più spesso che carne è già un ottimo risultato.
Il pesce azzurro fa benissimo al nostro organismo ed è il più economico che troviamo!
Frutta e verdura solo di stagione e possibilmente al mercato in orari di chiusura quando vengono ulteriormente ribassati i prezzi.

Per quanto riguarda il VESTIARIO.
Di solito ero una di quelle che va al centro commerciale 3 o 4 volte l' anno per fare carichi di vestiti stagionali per 5 persone, HM,ZARA,OVIESSE...insomma questo il livello. Ma poi mi trovavo sempre con una montagna di panni da lavare e stirare e gli armadi scoppiavano. Inoltre spendevo anche tanto per acquistarli.
Poi ho riflettuto, ma se lavo più spesso appena si sporcano invece di accumularli non avrò bisogno di meno vestiti?
Un pò come per la lavastoviglie, se i piatti li laviamo a mano non abbiamo bisogno di tante stoviglie. Sono sempre disponibili. Così adesso compro solo quello che mi serve e non faccio km per raggiungere il centro commerciale, ma vado tranquillamente al mercato o piccoli negozi vicino casa e compro solo quello che è scritto sulla lista.
BOLLETTE
Inutile dire che la lavatrice e il forno solo dopo le 19 e nei weekend. Le prese vanno staccate tutte se non si utilizzando gli elettrodomestici!
AUTO
Purtroppo stiamo pagando un mutuo per la macchina di mio marito e quella spesa incide parecchio, ma la macchina è a GPL quindi il risparmio c' è almeno per gli spostamenti!
HOBBY
Bambini sport solo presso associazioni comunali e poi corse in bicicletta e passeggiate all' aria aperta anche per noi adulti...salutari e rigeneranti.
SALUTE
Prevenire con alimentazione giusta e cercare di usare al massimo il sistema sanitario pubblico.
CASA
Cercare sempre di riciclare il più possibile tutto in cucina, a volte il cibo in eccedenza del giorno prima può diventare la base del piatto del giorno dopo. A tal proposito consiglio il libro di Letizia Nucciotti AVANZI POPOLO, con tantissime gustose ricette da fare con le rimanenze del cibo. Cercate di preparare ciambelloni, torte e pizza in casa il più possibile.
Per le pulizie di casa vanno benissimo alcool, aceto, bicarbonato.
Per lavare il bucato quando ho tempo grattugio una saponetta di marsiglia e ne ricavo scaglie di sapone da mettere in una bottiglia da 1lt(tipo da latte) a buco largo nellla quale verso dell' acqua. Poi agito bene alcune volte al giorno.
Come ammorbidente uso l' aceto bianco, che va benissimo anche per eliminare gli odori e togliere il calcare dalla lavatrice. Direttamente nel dosatore per ammorbidente, circa 1/2 bicchiere.

Con questi piccoli stratagemmi ho imparato a risparmiare circa 1000e al mese, ma soprattutto cerco di insegnare ai bambini il valore di ogni cosa, senza per questo fare la svizzera. Ogni tanto uno strappo alla regola, una cena fuori, una gita, ma l' importante è non sperperare.

Prima mi chiedevo sempre se non era meglio fare solo 1 o al massimo 2 figli e condurre una vita più agiata, viaggi più lontano, cene fuori più spesso, musei e altro, per offrir loro di più.
Ma poi quando sento li sento ridere complici in camera tutti e tre, trovo ogni risposta in quelle risate.











Insomma

martedì 4 giugno 2013

Missione speciale...Bambini al ristorante.





Ogni volta che ricevo un invito a cena o peggio ancora a pranzo fuori devo sedermi.
Mi hanno appena dato una notizia sconvolgente.
Mi siedo respiro e penso, ok cosa inventerò questa volta per non andare?
Cavolo è solo tra due giorni, un imprevisto è poco probabile, i migliori inviti sono quelli ricevuti per tempo così uno dice si entusiasta e poi ha circa 20 giorni per studiare un piano...la bimba con il raffreddore, forse uno dei tre ha una recita a scuola o un compleanno insomma qualcosa esce sempre fuori in ultimo.
Ma perché tutto questo? Penserete sono esagerata ma portare tre bambini come i miei al ristorante è come per un agorafobico uscire di casa.PANICO. Ma tanto tempo fa non era così...

C' era una volta 7 anni fa e 2 bambini in meno fa e direi anche 15 kg in meno fa e molto altro fa, una mamma eccellente, impeccabile, che non faceva mancare nulla al suo grazioso F.U. (Figlio Unico).
All' aeroporto il piccolo Lord non temeva rivali, in quanto sedeva graziosamente sul suo sedile con i vari kit di matite, disegni , dvd, libri e musica che la sua dolce mammina gli aveva preparato nel piccolo trolley blu.
Il pranzo nel thermos servito alla giusta temperatura, il cucchiaino, il tovagliolo e il piccolo Lord affrontava un viaggio aereo di 3 ore seduto e dico seduto
Lo stesso piccolo al ristorante era esemplare sempre grazie ai kit di sopravvivenza (sempre lo stesso), ma le cose hanno preso una piega leggermente diversa alla nascita del secondo. Le uscite diradate e tutto moltiplicato per due. 2 cambi completi, 2 bavaglini, 2 acque, 2 kit di sopravvivenza...insomma ogni volta mi sembrava di partire per l' estero, e così andava sempre peggiorando visto che poi avevo 4 piedi da controllare che sfuggivano continuamente al mio sguardo.
Ma quello non era che zucchero in confronto, non credevo che la vita mi avrebbe messa così a dura prova , a me la regina della sedia, quella che non si schioda dal tavolo se non dopo il dessert, per non parlare del mio partner preferito, il cibo,doverlo lasciare così solo abbandonato senza compagnia, e no questo no io non me lo aspettavo proprio.
Con l' arrivo della terza le cose sono degenerate. Quando entro in un ristorante mi sento come un agente in missione segreta. Comincio dall' osservare dettagliatamente l' intero edificio fuori e dentro, guardo ogni minimo dettaglio e ne focalizzo i punti riferendoli sottovoce e con lo sguardo impassibile al mio compagno di missione, mio marito.
"Psss....psss...oggetto appuntito in cristallo sulla destra, a sinistra altezza 80 cm tavolo di vetro con spigoli pungenti, davanti fila di vasi in ceramica con fiori di swarowski..."
E poi lui, l' unico che può capirmi, l' unico che veramente può sapere quanta disperazione c' è nei miei occhi.
Il cameriere.
Sa bene che quel cartello "Io non posso entrare" in realtà vorrebbe scriverlo anche per i bambini.
Sa bene che dovrà fare slalom e sferzate per evitare il peggio.
Lo guardo mi guarda e ci capiamo.
"Farò del mio meglio, lo giuro."annuisco.

E così ha inizio il pranzo. Il lungo pranzo italiano. Ovviamento sono l' unica della lunga tavolata con figli, e se guardo bene anche l' unica del ristorante. Ma con una media di 1.2 bambino per famiglia, me lo aspettavo.
Bene, sarò il clown della giornata. Che si dia inizio alle danze.
Comincio cercando di disporre i miei figli come su una scacchiera. Tu alfiere vai in a4 e tu soldato semplice il B2 e tu regina...no tu stai in braccio a mamma..quindi li dispongo ben distanti tra loro e sembra andare tutto liscio, ok, guardo l' orologio, bene è già passata mezz'ora. Dai sembra quasi divertente, quando inizio a sciogliermi un pò  e comincio a scambiare due parole con il vicino ecco che loro se ne accorgono e cominciano a muoversi dalle sedie, poi scendono dalla sedia, e poiiniziano le danze:
-sotto il tavolo
-dietro il tavolo
-tra i tavoli
-in bagno
-sotto il tavolo etc
Allora decido che può bastare adesso mi sentono e convinta di me stessa vado in bagno e li fulmino con uno sguardo...niente mi scoppiano in una fragorosa risata, che vuoi giocare a guardia e ladri mamma? allora decido che la veste di tenente forse non serve a niente e così decido di trasformarmi nella loro gentilissima compagna di giochi pur di farmi ascoltare. Niente. Basta ne ho veramente fin sopra ai capelli, comincio a sudare, ormai manchiamo al tavolo da un pezzo e siamo in bagno da 1 ora. Diamine non possiamo passare la giornata in bagno!
Allora li riporto forzatamente tutti e tre al tavolo.Non devono vedermi scomposta, gli altri commensali.
So già cosa pensano:
"Che cazzo li hai fatti a fare 3 figli se non sai neanche gestirli", invece no devo riuscirci, l' ho promesso anche al cameriere devo farlo, almeno per lui.
Ci riesco riesco a farli sedere, comincio a distrarli con racconti e storie assurde e finalmente sembrano calmarsi, mi rilasso. Mando giù un boccone di primo uno di secondo l' insalata e il vino...squilla il telefono, rispondo 20 secondi di chiamata, mi volto e ...
L' alfiere e il soldato semplice sono scomparsi. Cavolo dove sono?
Li cerchiamo io e l' ufficiale maggiore.
In bagno: negativo
nel ripostiglio: negativo
giardino: negativo
Allora in un attimo capisco tutto, so già. Io lo so.
Mi giro, guardo tra i camerieri ancora più giù tra i bicchieri di cristallo attraverso l' oblò. Si quell' oblò.
Scacco matto. Mi hanno fregata. Sono in cucina. Questa volta non la passano liscia.
Vado in guerra.
"Tu N1 mettiti la giubba ed esci fuori vai , prendi quel pallone e gioca con quel bambino laggiù".
"Ma mamma fa freddo, non lo conosco!!!"
"Vai. Ti ordino VAAAI!"
"Tu N2 vieni con me. Tieni 3 pezzi di torta. Mangia e zitto"
"Si mamma, buona la torta gnam"
"Tu piccola stai in braccio alla nonna. Tie"
Cameriere me lo devi. Incartami due chitarrine da portar via!!



Il pianto del bambino...se non ci fosse saremmo già tutti estinti!



Il pianto del bambino.  Classificato da un gruppo di scienziati della Newcastle University tra i 10 rumori più fastidiosi percepiti dall' orecchio umano ( al primo posto un coltello affilato su una bottiglia di vetro), riesce a arrivare fino a 120 decibel.
Ecco cosa ci regala madre natura nei primi giorni di accudimento del nostro pargolo, quando sfinite e senza forze ci sembra ogni mattina una domenica di quelle in cui durante i tempi d' oro smaltivamo l' alcol della sera precedente...si infatti, ma allora potevamo dormire fino alla sera successiva, potevamo svegliarci e farci un bagno caldo rilassante per ritrovare l' equilibrio tra Yin Yang.
Adesso non più, il pianto del bambino ci sveglia nel cuore della notte, ci lascia sgomente e l' indomani ci sembra di essere reduci da un naufragio, e così via tra notte e giorno, luce e buio...alla fine non riconosciamo più la notte dal giorno, il buio dalla luce, nostro marito da nostra suocera...
Ma c' è un modo per scampare da tutto questo? Cioè, c' è un modo per ignorare il pianto del bambino senza sensi di colpa per continuare nelle nostre piccole semplici attività?
Pare proprio di no, infatti dai risultati  di una ricerca condotta ad Oxford sembra proprio che l' essere umano sia programmato per reagire d' istinto al pianto di un bebè per accorrere in suo soccorso. In quanto tempo? In un battito di ciglia, il pianto viene registrato dal nostro cervello e immediatamente ci movimentiamo per reagire.
 La cosa sorprendente è che questo accade in tutti gli esseri umani, anche se non sono genitori e inoltre non succede la stessa cosa per altri rumori, tipo un animale in difficoltà.
Ma perchè un dono così generoso da madre natura?
Cioè non poteva tipo far somigliare il pianto di un bambino al pianto di un cucciolo di cane, che quasi quasi ci fa anche tenerezza?
Eh no, altrimenti non saremmo qui.
 Nel senso che se il bimbo non piangesse così insistentemente da farci sentire sull' orlo di una crisi di nervi probabilmente non gli daremmo il giusto peso e probabilmente non saremmo qui a domandarcelo, la razza umana si sarebbe estinta da un pezzo.
Perchè con il pianto un bambino comunica tutti i suoi bisogni primari, freddo, caldo, fame, sonno. Ecco se non ci fosse il pianto, probabilmente dormiremmo tutta la notte, staremmo sotto la doccia a canticchiare tranquillamente, ci vestiremmo con tutta calma e faremmo colazione come si deve per poi che accorgerci che ups...il bebè non sta molto bene...magari è disidratato, magari ha un' infezione perchè non lo abbiamo cambiato da qualche giorno e così via. Insomma il pianto del bambino è molto utile e perciò non ci resta che farcene una ragione anche se è insopportabile ai nostri timpani. Non ci resta che alzarci e accorrere, zombie o no prima o poi la smetterà se assecondiamo i suoi bisogni. Ma fatelo il prima possibile perchè i decibel da 80 passano a 100 e poi a 120 e chissà per alcuni anche di più.
Sta a noi riconoscerne le cause valutando se ha fame, sonno, sete o voglia di coccole.
Una scala tedesca pubblicata sul Bild  classifica i bisogni primari nei primi 3 mesi così:

1. stanchezza e assestamento al nuovo ambiente (luce, buio, caldo freddo)
2.bisogno di sentirsi vicino alla mamma
3.dentini
4. fame

Io forse farei un cambio dal 4 al 3 ma ognuno ha una propria esperienza personale.
Comunque dato che la reazione al pianto ce l' hanno allo stesso modo anche i non genitori...forse forse qualche volta faccio a cambio con il cucciolo dei vicini!

E voi che ne pensate? Quanto vi irrita il pianto del vostro bimbo? Sfogatevi pure qui, da qualche parte dovremmo pur farlo!





lunedì 3 giugno 2013

Peppa Porcella


Oggi voglio parlarvi di un cartone animato che sta diventando un vero tormentone per molte mamme e una ossessione per tanti bambini.

Peppa Pig. O dovremmo dire Peppa Porcella per par condicio visto che i suoi tutti i suoi amichetti sono stati tradotti con i rispettivi nomi..Rebecca Coniglio (Rebecca Rabbit) Suzy Pecora(Suzy sheep) Delfine Asino (Donkey) e così via...quindi si vorrei parlarvi di Peppa Porcella e non Peppa porcellina altrimenti era Peppa Little Pig.
Bene Peppa ha circa 5 anni e vive con i suoi e il fratellino in una casina su un picco della collina, in una casa bidimensionale, con quadri, scale mobili tutto è bidimensionale, persino le loro sagome e persino le gocce della pozzanghera dove saltano di continuo sono bidimensionali. Probabilmente la semplicità della rappresentazione è il punto forte della serie televisiva, catturando l' attenzione dei più piccolini.

Veniamo al punto. Io penso che Peppa Porcella sia un cartone animato  che sminuisce un pò la figura maschile. Innanzi tutto non sopporto affatto che il papà venga maltrattato in quel modo da madre e figlia...cos'è un complotto??
Peppa ogni volta che il povero Papà fa qualche pasticcio si rivolge con aria impertinente dicendogli: "Sciocchino papà" (Silly Daddy)
ma dico io, ai miei tempi una cosa del genere me la potevo sognare...vabbè saranno pure maiali ma allora perchè per il resto si comportano da umani?
A parte questo, le figure femminili sono descritte come delle vere e proprie eroine. Prendiamo la tipa Coniglio, fa tutti i mestieri del mondo: la bibliotecaria, l' autista, il vigile del fuoco, la cassiera e qualche volta anche la pilota di elicotteri. Per non parlare della mamma di Peppa Porcella, la donna impeccabile, ha sempre l' ultima parola e non sbaglia mai un colpo. Insomma sembra proprio che i maschietti non se la passino liscia in questo cartone...basta pensare al povero George sempre vessato dalla sorella maggiore.
Al di là di tutto , ma sarà giusto che i nostri bambini si facciano un' idea dei papà come imbranati, irresponsabili poco maschili? Insomma va bene la parità dei sessi, sono d' accordo, il papà che cucina e la donna che va a lavoro, d'' accordissimo, ma la supremazia della donna no.
Basterebbe eliminare quella parolina : silly daddy e il cartone sarebbe delizioso.

Almeno anche mio figlio la smetterebbe di ripetere quella frase al suo papà!



Todo sobre TU Madre (ovvero mia suocera)

Mia suocera, che bello, il nostro rapporto è meraviglioso, andiamo molto d' accordo, non ci sono problemi, lei è molto riservata, non litighiamo mai, insomma un vero paradiso.
Inoltre non è affatto invadente e tra noi due regna il perfetto equilibrio.
Volete sapere il segreto?

Semplicemente vive a termilaecinquecento chilometri di distanza da noi! Nella sua casa, con  le sue abitudini e senza ficcare il naso nelle nostre!
Ecco qui. Semplicissimo.
Un rapporto perfetto tra nuora e suocera si ha solo così. O mi sbaglio?
Non lo so ma allora perchè quando ci vediamo quelle solo due volte all' anno per alcuni giorni vorrei proprio spedirla a casa sua con il primo aereo?

E si ce ne sono di motivi...a cominciare per esempio dalle sue risatine malefiche alle mie spalle, e dal suo egocentrismo nel voler dimostrare di essere superiore a tutto e tutti...per non parlare di quella volta che al mio matrimonio per attirare su di se le attenzioni del figlio  ha annunciato che probabilmente lei e il marito avrebbero divorziato..tra lacrime di coccodrillo...eh si e com'è che dopo 9 anni state ancora insieme?

Possibile che le suocere vogliono stare sempre al centro dell' attenzione? Ma davvero è così, o è solo un pregiudizio da parte di noi nuore?

Certo non dico di esser una nuora perfetta, chissà forse veramente la mia ne avrebbe desiderata una un pò più consona ai suoi gusti (tipo nordica, meno sorridente, con uno stipendio più alto) si ma allo stesso tempo non capisco perchè per i suoceri non è lo stesso? Mi direte che non c' è rivalità tra nuora e suocero, si ma io lo vedo come un secondo padre quindi questo significa che tra nuora e suocera c' è un rapporto di rivalità per la condivisione di un unico uomo e cioè il loro figlio? Quindi andiamo indietro fino al concetto di Edipo? Cioè davvero tra loro c'è quel rapporto non superato?
Oddio effettivamente mio marito l' altro giorno mentre parlava di quando sarebbero arrivati i suoi si è fatto scappare un :
" My wife will come..."io mi sono voltata improvvisamente e guardandolo fisso negli occhi gli ho detto:"Allora hai visto che avevo ragione?" Hai appena avuto un lapsus freudiano e quindi è come dico io!
Spero tanto di non diventare una suocera come la mia. Cercherò di non dire nulla, di stare a tacere anche nelle situazioni più critiche, di elargire denaro piuttosto che comprare orrendi regali e di comparire solo se mi viene chiesto.
Ma anche per voi è così ragazze? O c' è un modo oltre all' ipocrisia e al graffiarsi i palmi delle mani stringendo i pugni dopo che vostra suocera ha aperto bocca?